Il consiglio comunale ha bocciato con 12 astenuti e due voti favorevoli la mozione presentata dal consigliere Antonio Foti per l’istituzione del garante per l’infanzia e l’adolescenza. Una successiva proposta per l’istituzione del garante dei diritti delle persone con disabilità è stata rinviata a lunedì prossimo per un ulteriore approfondimento. Nonostante la dettagliata illustrazione della sua mozione tendente anche a coinvolgere realtà scolastiche cittadine, Foti ha dovuto prendere atto dell’esposizione dell’assessore Simone Magistri, che, pur riconoscendo l’importanza del tema, ha richiamato la normativa in materia che non rende obbligatoria la figura proposta con mozione del consigliere Foti in sede di amministrazioni comunali.
Da parte sua l’assessore, entrando nel merito, ha riferito delle iniziative messe in campo col sindaco Pippo Midili all’indirizzo dell’infanzia e dell’adolescenza all’interno della consulta del terzo settore che prevede un tavolo tematico che si occupa di diritti d’infanzia e di adolescenza.
Posizione contraria anche da parte dei consiglieri Danilo Ficarra, Nino Italiano, Maria Magliarditi, Santi Michele Saraò e Mario Sindoni i quali hanno motivato la loro astensione sulla votazione che ha registrato dunque il “sì” solo del proponente e del consigliere Antonio Amato.
Questa la dichiarazione del consigliere Foti dopo la bocciatura della sua delibera:
“Sono e resto convinto che l’istituzione della figura del Garante non vada in conflitto o si sovrapponga agli organi collegiali. Ho partecipato alla prima riunione della Consulta del Terzo settore e ritengo possa rappresentare uno strumento importante “di rete” su svariati temi quali inclusione sociale, disabilità, marginalizzazione, povertà educativa e nuove forme di povertà in generale. Come anche altre attività che lo stesso assessorato ai Servizi Sociali sta portando avanti non ultimo il progetto sul “Dopo di Noi” che rappresenta una novità importante per Milazzo e per il Distretto socio sanitario. Tuttavia faccio fatica a comprendere il nesso con l’eventuale istituzione di una figura indipendente ed automa qual’è il Garante Comunale. Anzi ritengo avrebbe potuto rappresentare un ulteriore elemento di supporto all’attività della Consulta e del tavolo tematico che si occupa di diritti d’infanzia e adolescenza, in termini di proposte, di collaborazione e sinergia. Senza dimenticare che la Consulta rappresenta un organo consultivo di supporto all’Amministrazione mentre il Garante è una figura di assistenza e tutela dei cittadini. Seppur non obbligatoria, molti Comuni hanno voluto regolamentare l’istituzione di queste figure che svolgono un ruolo di tutela e garanzia dei diritti di queste fasce di popolazione. Un ulteriore passo indietro da parte del Civico Consesso su temi importanti, preceduto negli scorsi mesi dalla bocciatura, sempre in Consiglio Comunale, delle proposte sui Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (sia generale che sui beni culturali), senza dimenticare la bocciatura della proposta sulla predisposizione del piano del verde pubblico comunale che approfondiremo nelle prossime settimane. Argomento, quello del Garante per l’infanzia e l’adolescenza, già discusso nel novembre 2017 con l’approvazione da parte del Consiglio Comunale precedente di una apposita mozione. L’auspicio invece è che sul Garante Comunale dei diritti delle persone con disabilità il Consiglio Comunale possa esprimersi favorevolmente anche se oggi fatico a comprendere un eventuale approvazione se consideriamo lo stesso identico quadro normativo di riferimento tra le due figure”.